DENDRONATURA N.2 2022

 

1. Pontalti L (2022). Bacini idroelettrici e conservazione delle popolazioni ittiche.

 

Riassunto: Quando si considerano le conseguenze sull’ambiente dei bacini idroelettrici, emerge innanzitutto l’impatto negativo sugli ecosistemi fluviali, esteso anche a valle della diga e riguardante gli aspetti geologici, biologici e paesaggistici. Nel bacino creato da una diga su un torrente alpino è possibile peraltro constatare la maggiore presenza di pesci, in quantità e varietà, rispetto al tratto di torrente preesistente, in conseguenza dell’aumento del volume dell’acqua, della superficie

bagnata e della temperatura, che complessivamente favoriscono i processi di mineralizzazione e la produzione ittica. Nei casi qui esaminati si è constatato che, se il calo artificiale del livello dell’acqua non coincide col breve periodo di incubazione delle uova oppure avviene lentamente, i bacini idroelettrici possono essere colonizzati da popolazioni ittiche sorprendentemente numerose e varie, del tutto assenti nel tratto fluviale preesistente e comprendenti, oltre alle trote, anche scardole, cavedani, triotti, alborelle, savette, carpe, tinche, lucci e persici reali. Possono conservarsi nel bacino specie ittiche altrimenti rinvenibili nell’emissario solo molti chilometri a valle, in tratti fluviali soggetti a molteplici usi, alcuni con elevato impatto ambientale, che possono mettere le popolazioni ittiche a rischio e portarle, in qualche caso, all’estinzione.

 

Parole chiave: bacini idroelettriciacclimatamentospecie ittiche di interesse conservazionistico.

 

Abstract: When the environmental consequences of hydro-dams are considered, first of all the negative impact on river ecosystems emerges, also extended downstream of the dam and concerning geological, biological and landscape aspects. In the impoundment created by a dam on an Alpine stream it is also possible to note the greater presence of fish, in quantity and variety, compared to the pre-existing stretch of stream, as a consequence of the increase in the volume of water, the wet surface and the temperature, which overall favor the processes of mineralization and fish production. In the cases examined here it was found that if the artificial drop in water level does not coincide with the short incubation period of the eggs or occurs slowly, the reservoirs can be colonized by surprisingly numerous and varied fish populations, completely absent in the pre-existing river stretch and including, in addition to trout, also rudd, chub, roach, bleak, savette, carp, tench, pike and perch. Fish species can be preserved in the reservoir, otherwise

found in the emissary only many kilometers downstream, in river stretches subject to multiple uses, some with high environmental impact, which can put fish populations at risk and bring them, in some case, to extinction.

 

Key words: hydro-dams, acclimatization, fish species of conservation interest.

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2. Parrino F, Berardinelli A, Zorzi V (2022). Ozonizzazione fotocatalitica: una tecnologia sostenibile per l’acquacoltura del futuro.

 

Riassunto: La crescente domanda di prodotti ittici e la reale impossibilità della pesca di farvi fronte rendono l’acquacoltura l’unica soluzione possibile. L’Europa sta stanziando ingenti fondi per promuovere acquacoltura in sistemi a ricircolo a terra che facciano uso di sistemi di depurazione innovativi e sostenibili. A questo riguardo, l’ozonizzazione fotocatalitica, una tecnologia messa a punto per questo scopo presso l’Università di Trento, sarà implementata in un sistema di produzione scozzese di salmoni, per dimostrare la sua efficacia in un contesto industriale. L’articolo evidenzia come la tecnologia potrà indurre uno svecchiamento del sistema produttivo, tenendo conto delle esigenze di sostenibilità ambientale, riducendo il consumo di acqua e garantendo il benessere del pesce. Questo obiettivo può essere raggiunto su grande scala solo se i produttori vedranno nelle nuove tecnologie una possibilità economicamente sostenibile.

 

Parole chiave: acquacoltura, fotocatalisi, ozonizzazione.

 

Abstract: The growing demand for fish products and the overexploitation of water resources make aquaculture the only solution to face these problems. Europe is currently investing to promote “in land” RASs (recirculating aquaculture systems) using innovative purification technologies. In this regard, University of Trento will implement an innovative photocatalytic ozonation system in a salmon farm located in Scotland, to demonstrate the viability of this technology in industrially relevant environment. This article highlights that this technology is promising in terms of environmental sustainability, reduced water consumption and fish welfare. These goals could be reached at large scale only if fish farmers will trust in the possibility of resulting economic advantages and therefore will be able to invest in new technologies.

 

Key words: aquaculture, photocatalysis, ozonation.

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3. Montibeller S (2022). Il capitolato per la vendita dei prodotti legnosi in Provincia Autonoma di Trento.

 

Riassunto: Nella provincia Autonoma di Trento la filiera foresta legno rappresenta un importante settore sia per quanto riguarda gli occupati che per quanto riguarda il PIL Le foresta rappresentano da secoli un punto cardine dell’economia, della tradizione, del paesaggio e della cultura delle popolazioni di montagna che vivono e mantengono il territorio su cui lavorano e traggono sostentamento in un’ottica innata basata sulla cautela nel prelievo delle risorse disponibili, sul rispetto delle funzioni che ogni angolo di territorio riesce a fornire e sulla sostenibilità delle attività esercitate a favore di una convivenza responsabile con tutte le componenti dell’ecosistema Alpino. Il capitolato d’oneri generali per la vendita de prodotti legnosi, completato dalla specificità di quello particolare, declinano e stabiliscono nel dettaglio operativo dettami giuridici di ordine superiore. Senza una pragmatica, costante, attenta e puntuale applicazione dei disposti del capitolato (esercitata congiuntamente ai Regolamenti forestali che disciplinato le attività forestali a livello provinciale), la tutela del bosco e delle sue multifunzioni generatrici di servizi ecosistemici di rilevanza strategica in un’ottica di solidarietà e rispetto intergenerazionale, verrebbero piano piano accantonati ed impoveriti a favore di interessi economico-finanziari di breve termine. Questo diventa quindi il vero importante significato di applicare uno schema di capitolato aggiornato ed attuale affidando alle figure che operano sul territorio compiti, responsabilità e doveri chiari in un panorama che va oltre quello della sola sfera contrattuale.

 

Parole chiave: contratti, legno, filiera.

 

Abstract: In the Autonomous Province of Trento, the forest-wood supply chain represents an important sector both in terms of employed persons and in terms of GDP. For centuries, forests have represented a cornerstone of the economy, tradition, landscape and culture of the mountain populations who live and maintain the territory on which they work and derive sustenance from an innate perspective based on the caution in withdrawing available resources. on the respect of the functions that every corner of the territory is able to provide and on the sustainability of the activities carried out in favor of a responsible coexistence with all the components of the Alpine ecosystem. The general terms and conditions for the sale of wood products, completed by the specificity of the particular one, decline and establish in the operational detail higher legal dictates. Without a pragmatic, constant, careful and punctual application of the provisions of the specifications (exercised jointly with the Forestry Regulations that govern forestry activities at the provincial level), the protection of the forest and its multifunctional generators of ecosystem services of strategic importance in terms of solidarity and inter-generational respect, would be gradually set aside and impoverished in favor of short-term economic-financial interests. This therefore becomes the real important meaning of applying an updated and current specifications scheme, entrusting the figures operating in the area with clear tasks, responsibilities and duties in a panorama that goes beyond that of the contractual sphere alone.

 

Key words: contracts, wood, supply chain.

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4. Pastorelli R (2022). La vita dopo la morte dell’albero: il necrobiota del legno.

 

Riassunto: Negli ultimi decenni si è sempre più affermata la tendenza di gestire le foreste secondo criteri di sostenibilità consentendo la diffusione di pratiche volte a considerare tutte le sue componenti. Il legno morto costituisce una componente importante dell’ecosistema forestale, avendo un ruolo fondamentale nel fornire nutrienti e habitat per un’ampia gamma di organismi saprofiti ed eterotrofi e contribuendo considerevolmente alla formazione del suolo e allo stoccaggio del carbonio. Il legno morto è colonizzato da una pletora di organismi appartenenti a vari regni che si sono evoluti per utilizzare la materia organica in decomposizione. Questa comunità di specie sia eucariotiche che procariote può essere definita “necrobiota”. Attraverso le interazioni che intercorrono tra i vari componenti, il necrobiota influenza i tassi di decadimento del legno morto e svolge un ruolo cruciale nell’equilibrio tra la decomposizione della materia organica, il sequestro del carbonio e gli scambi di gassosi (ad esempio anidride carbonica) dal suolo all’atmosfera.

Lo scopo di questo lavoro è quello di fornire una visione generale sulla biodiversità e sul ruolo delle comunità microbiche che abitano il legno morto e sul loro possibile coinvolgimento nell’emissione di gas ad effetto serra.

 

Parole chiave: decomposizione del legno morto, interazioni tra microrganismi, emissioni di CO2, N2O e CH4.

 

Abstract: In recent decades, the trend of managing forests according to sustainability criteria has increasingly established, allowing the spread of practices aimed at considering all its components. Deadwood is an important component of the forest ecosystem, playing a fundamental role in providing nutrients and habitats for a wide range of saprophytic and heterotrophic organisms and contributing considerably to soil formation and carbon storage. Deadwood is colonized by a plethora of organisms from various kingdoms that have evolved the ability to utilize decaying organic matter. This community of both eukaryotic and prokaryotic species can be defined as “necrobiota”. Through the interactions between its various components, the necrobiota influences the decay rates of deadwood and plays a crucial role in the balance between the decomposition of organic matter, carbon sequestration and the exchanges of gases (for example carbon dioxide) from the soil to the atmosphere.

The aim of the present work is to provide an overview on the biodiversity and the role of the microbial communities that inhabit deadwood and on their possible involvement in greenhouse gases emissions.

 

Key words: deadwood decomposition, microbial interactions, CO2, N2O e CH4 emissions.

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5. Abram P, Rosatti R, Zonta MF (2022). Interventi di miglioramento ambientale degli habitat riproduttivi del gallo cedrone (Tetrao urogallus) e fagiano di monte (Tetrao tetrix) nelle foreste demaniali del Trentino.

 

Riassunto: Tutte le specie di teraonidi sono in forte regresso a causa della perdita dei loro habitat e per numerosi altri fattori di disturbo, che compromettono la possibilità di sopravvivenza di questi sensibili ed elusivi animali. Per contrastare questa tendenza l’Agenzia Provinciale delle Foreste Demaniali (APROFOD) ha avviato nelle foreste demaniali di Scanuppia e del Monte Bondone un programma pluriennale di interventi di miglioramento ambientale per ricreare le condizioni ecologiche necessarie al ritorno di questi animali. Il presente articolo descrive le modalità di esecuzione dei lavori effettuati ed i primi risultati ottenuti.

 

Parole chiave: biodiversità, gallo cedrone, fagiano di monte, conservazione degli habitat.

 

Abstract: Many species of grouse family are in sharp decline due to the loss of their habitats and numerous other disturbing factors, which compromise the possibility of survival of these sensitive and elusive animals. In order to reverse this trend, the Agenzia Provinciale delle Foreste Demaniali (APROFOD) has started in state forests “Scanuppia” and “Monte Bondone” a multi-year program of environmental improvement interventions to recreate the ecological conditions necessary for the return of these animals, especially capercaillie (Tetrao urogallus) and black grouse (Tetrao tetrix). This article describes the procedures for carrying out the work and the first results obtained.

 

Key words: biodiversity, capercaillie, black grouse, habitat conservation.

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6. Montibeller S (2022). La rete delle riserve ed il caso del Monte Bondone.

 

Riassunto: Nella provincia Autonoma di Trento più di un terzo del territorio è posto sotto tutela: si hanno infatti i grandi Parchi i siti delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità, la Biosfera UNESCO le 154 aree Natura 2000, molte delle quali con gestione coordinata dalle Reti di Riserve.

Tutto questo garantisce conservazione della biodiversità – ben 3724 sono le specie animali e vegetali censite – e qualità della vita, ma, sempre più spesso, le aree protette generano anche occasioni ed opportunità di sviluppo locale sostenibile. A pochi chilometri dal capoluogo, Trento, sul monte Bondone esistono ben tre aree tutelate, ricomprese nella rete Natura 2000 e gestite dalla Rete delle Riserve. Strumento di gestione innovativo, previsto dalla L.P. 11 del 23 maggio 2007 proprio per far nascere dal basso la consapevolezza dell’importanza della gestione attiva di questi siti, scrigni di biodiversità. L’approccio di una gestione del territorio e dell’ambiente da tutelare, proposto con il modello della rete delle riserve, è efficace anche per ottemperare ai dettami del legislatore europeo, ed è in linea e quanto mai attuale per perseguire gli obbiettivi proposti dal nuovo orientamenti politico istituzionali verso la green economy, quale modello di economia che mira alla riduzione dell’impatto ambientale mediante provvedimenti in favore dello sviluppo sostenibile.

 

Parole chiave: habitat, riserve, rete.

 

Abstract: In the Autonomous Province of Trento, more than one third of the territory is under protection: there are, in fact, large parks, the sites of the Dolomites, World Heritage Site, the UNESCO Biosphere and 154 Natura 2000 areas, many of which are managed by the Reserves Networks.

All this guarantees the conservation of biodiversity and quality life – 3724 are the animal and plant species surveyed – but, more and more often, protected areas also generate opportunities for sustainable local development. A few kilometers from the capital, Trento, on Mount Bondone there are three protected areas, included in the Natura 2000 network and managed by the Network of Reserves. This is an innovative management tool, precisely provided by the L.P. 11 2007 May, 23 to raise from below the awareness of the importance of the active management of these sites, treasures of biodiversity. The approach of a territory and environment management to protect, proposed with the model of the network of reserves, is also effective in complying with the dictates of the European legislator, and in line and very topical in achieving goals proposed by the new political and institutional orientations towards the green economy. A kind of economy model which aims at reducing the environmental impact through measures promoting a sustainable development.

 

Key words: habitat, reserves, network.

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ATTI DAL CONVEGNO:

Ricostruire il territorio e il paesaggio dopo la tempesta Vaia

 

7. Salvadori C (2022). Epidemie di bostrico tipografo post-tempeste: minaccia, emergenza, opportunità.

 

Riassunto: Il bostrico tipografo, Ips typographus L., è ritenuto il principale agente di danno biotico per le foreste di abete rosso delle Alpi, così come di quelle centro-europee. Eventi perturbativi estesi, come schianti da vento o da neve o siccità prolungate, favoriscono la proliferazione delle popolazioni di bostrico grazie all’elevata disponibilità di piante indebolite adatte a essere colonizzate. Nell’autunno 2018 la tempesta Vaia ha colpito duramente le regioni del nord-est d’Italia, distruggendo decine di migliaia di ettari di pecceta e causando ingenti danni economici, ecologici e sociali. Nei tre anni successivi le popolazioni di bostrico sono sensibilmente aumentate raggiungendo livelli mai registrati nelle aree colpite. I volumi di massa legnosa infestata negli stessi anni ammontano a circa il 20% del legname schiantato a causa del vento. Tuttavia, la stagione vegetativa 2022, particolarmente calda e secca, ha indebolito le piante superstiti e favorito lo sviluppo dell’insetto, causando un ulteriore ingente aumento dei danni. Negli scenari futuri dettati dal cambiamento climatico le infestazioni da bostrico sono previste come eventi sempre più frequenti e diffusi. Nel presente lavoro esse sono considerate non solo come fattore di rischio per la sopravvivenza delle peccete e come causa di stati emergenziali che richiedono misure e investimenti di risorse straordinari, ma anche quale opportunità per conseguire la ricostituzione di boschi più eterogenei, in termini di

composizione e struttura, e quindi più resilienti.

 

Parole chiave: bostrico tipografo, infestazione, monitoraggio, cambiamento climatico.

 

Abstract: Ips typographus L., the spruce bark beetle, is one of the most harmful pests in the Italian Alps, as in much of central Europe. Severe forest disturbances, including extensive snow- and windthrows and prolonged droughts, are drivers for population growth because of the high availability of suitable material for breeding. In October 2018, the windstorm “Vaia” destroyed tens of thousands of hectars of spruce forest in NE-Italy, with a high economic, ecological, and social impact. In the first three years after the storm, spruce bark beetle population density has reached the highest levels ever registered. The estimated volume of incidental felling caused by bark beetles in this period is about 20% of the total stormwood, but the hot and dry growing season of 2022 could determine a huge increase in timber losses. Bark beetle epidemic outbreaks will occur more frequently in the future because of climate change. In this paper, the role of spruce bark beetle epidemics following extreme climatic events is explored not only as a threat for the survival of spruce forests and as states of emergency requiring extraordinary measures, but also as chance of improving forest diversity and resilience.

 

Key words: spruce bark beetle, outbreak, monitoring, climate change.

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8. Giovannini R (2022). Ricostruire il territorio e il paesaggio dopo la tempesta Vaia: il punto di vista delle Amministrazioni Separate di Uso Civico

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9. Gaddo M (2022). Idee provocate dall'evento Vaia

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10. Crosignani B (2022). La funzione protettiva degli schianti nei confronti delle valanghe e della caduta di massi. Osservazioni sul post-Vaia

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Foto di copertina un'opera di Silvio Magnini: "Il grande albero"
In copertina opera di Silvio Magnini Il grande albero, 2019, acquarello 40x55