DENDRONATURA N.2 2011

 

1. Rotelli L (2011). Il Gallo cedrone (Tetrao urogallus L.) nel Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino: un progetto di ricerca applicata alla conservazione e gestione della specie sulle Alpi italiane.

 

Riassunto: In questo articolo sono riassunti i risultati salienti del progetto sul Gallo cedrone in atto nel Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino. La ricerca in corso prevede la cattura e la marcatura di alcuni soggetti, sia durante il periodo primaverile sulle arene di canto che nel periodo autunnale per mezzo di trappole lily-pad, con l’obiettivo di investigare in modo approfondito la selezione dell’habitat, l’uso dello spazio, il tasso di sopravvivenza degli adulti ed il successo riproduttivo delle femmine. Riguardo a quest’ultimo aspetto, il campione è stato poi ampliato per mezzo di censimenti estivi condotti con l’ausilio di cani da ferma, consentendo di raccogliere le prime informazioni sul successo riproduttivo della specie a livello di arco alpino, non solo italiano. I dati raccolti confermano l’elevato tasso di sopravvivenza degli adulti e di contro il ridottissimo successo riproduttivo, da ricondurre non solo alle condizioni meteorologiche negative avute in estate, ma anche ad una ridotta vocazionalità degli habitat come ambiente per l’allevamento dei pulli e all’elevata percentuale di nidi persi per predazione e per per disturbo antropico. Per quanto riguarda l’utilizzazione dello spazio, gli home range di maggiori dimensioni sono circoscritti in autunno, seguiti da quelli estivi e da quelli invernali. Tuttavia è in primavera che vengono utilizzati gli home range più piccoli, in particolar modo da parte dei maschi.

 

Parole chiave: Gallo cedrone, radio-tracking, successo riproduttivo.

 

Abstract: This work summarizes the most important data collected up to now within the frame of the Capercaillie Project carried out in the Nature Park Paneveggio - Pale di San Martino. The birds were captured and radiocollared both in spring on the leks and in fall by means of lily-pad traps. The aim of this study is to investigate aspects such as habitat selection, spacing use, survival rate of the adults and breeding success. In addition, the breeding success was further investigated by summer counts carried out by means of pointing dogs. The data collected show a high survival rate of the adults and, on the contrary, a very low breeding success, due not only to the adverse weather conditions during summer, but also to the low suitability of the brood rearing habitats and to the high percentage of nest loss, because of both predation and human disturbance. The largest home ranges are used in fall, followed by those delimited in summer and in winter, while the smallest ones are those occupied from the cocks in spring.

 

Key words: Capercaillie, radio-tracking, breeding success.

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2. Partel P (2011). Censimenti primaverili, consistenza e distribuzione del Gallo cedrone (Tetrao urogallus L.) nel Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino.

 

Riassunto: Nel presente lavoro vengono presentati i dati derivanti dall’attività di monitoraggio sul gallo cedrone condotta nel Parco Naturale di Paneveggio - Pale di San Martino. In particolare vengono riportati le modalità di censimento primaverile al canto ed i risultati ottenuti nel periodo 1994-2011. Viene inoltre descritta la distribuzione attuale della specie nell’ambito dell’area protetta, dove si registra una situazione relativamente confortante per il tetraonide, con la presenza, nel corso della primavera 2011, di una popolazione stimata in 90 soggetti, con una densità di 2,43 cedroni per km², che risulta essere la più elevata registrata nel periodo di indagine. Tale condizione viene confermata anche dal numero medio di galli cedroni maschi per arena di canto, che nello stesso anno si attesta sui 2,5.

L’attività di monitoraggio ha permesso di disporre delle informazioni necessarie all’avvio di una rilevante ricerca sulla biologia di questa specie che il Parco ha attivato a partire dal 2009, grazie alla collaborazione con l’Università di Friburgo (D) e la Provincia Autonoma di Trento.

 

Parole chiave: Gallo cedrone, censimenti primaverili, monitoraggio.

 

Abstract: In this paper, we present the data resulting from monitoring activities carried out on Capercaillie in the Paneveggio - Pale di San Martino Provincial Park. In particular, we outline methods used for the spring census and results obtained in the period 1994-2011. We also describe current distribution of the species within the protected area, where the viability situation of this grouse species is relatively well assured, with the presence, during the spring of 2011, of an estimated population of 90 capers, with a density of 2.43 grouse per km², this being the highest recorded density during our investigation period. This condition is also confirmed by the average number of male capercaillies in a single lek, that in the same year peaked at 2.5.

The monitoring activity has allowed the Park to get the information necessary for starting up – in 2009 – a significant research on the biology of this species, with the collaboration with the University of Freiburg (D) and the Autonomous Province of Trento.

 

Key words: Capercaillie, spring census, monitoring.

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3. Pastorella F (2011). Analisi del microclima luminoso, in pinete artificiali a pino d’Aleppo, idoneo alla rinnovazione delle principali specie forestali dell’area del Mediterraneo.

 

Riassunto: Molti dei rimboschimenti impiantati nella Sicilia Occidentale nella seconda metà del XX secolo offrono le condizioni microclimatiche idonee all’insediamento ed all’affermazione della rinnovazione sia delle specie tardo successionali che delle specie che li edificano. L’assenza di idonei interventi colturali tendenti ad una progressiva eliminazione della pineta, tuttavia, rallenta o inibisce tali processi.

Nell’esigenza di sviluppare tecniche colturali di facile applicazione, il presente lavoro si occupa di analizzare il microclima luminoso in cui si insedia la rinnovazione di quattro specie forestali e di proporre una metodologia per la stima della densità del soprassuolo principale più favorevole al loro insediamento. Essa si basa sull’analisi del microclima luminoso per mezzo del Leaf Area Index (LAI) e della copertura (Percent Canopy Cover) del soprassuolo principale, l’analisi delle relazioni tra queste variabili e le caratteristiche dendrometriche del soprassuolo principale, e infine sulla stima di LAI e copertura in cui si insedia ed afferma la rinnovazione naturale. Dalla stratificazione dei risultati si stima la densità del soprassuolo principale più favorevole all’affermazione della rinnovazione.

La metodologia è stata applicata alla rinnovazione naturale di leccio, pino d’Aleppo, roverella e cipresso in pinete artificiali pure e miste con dominanza di pino d’Aleppo sui Monti di Palermo. I valori di densità del soprassuolo principale stimati sono coerenti con quelli riscontrati in lavori sperimentali volti alla stima del grado di intervento più idoneo all’affermazione della rinnovazione.

La metodologia proposta mostra gli svantaggi di essere applicabile in formazioni semplificate dal punto di vista strutturale, su una scala territoriale ridotta e per una tipologia forestale a volta, di richiedere l’analisi di un ampio intervallo di densità dei soprassuoli principali e di necessitare di un congruo numero di plantule. Tuttavia è facilmente replicabile, consente di indicare valori di densità dei soprassuoli principali rispondenti alle esigenze ecologiche della rinnovazione e sembra essere uno strumento utile nell’esecuzione di tagli di diradamento indirizzati alla rinaturalizzazione delle formazioni forestali o nella conservazione di specie rare.

 

Parole chiave: Rinnovazione, Leaf Area Index (LAI), rinaturalizzazione.

 

Abstract: During XX century establish pine plantation was a common practice in Sicily. Today, most of those artificial woods can provide favourable microclimatic conditions for the germination and recruitment of both pine and late successional species regeneration. However, this process is reduced and inhibited by the lack of appropriate sylvicultural treatments.

The mean purposes of this study were to define the microclimatic conditions where the regeneration of four tree species is observed and to propose a methodology for the assessment of the most favourable for their establishment tree density. The methodology is based on 1) the measurements of the light diffused and available for the plants on the forest floor by the valuation of the Leaf Area Index (LAI) and the canopy cover (Percent Canopy Cover), the 2) the comparison of both variables towards forests’ dendrometric characteristics and 3) the estimation of LAI and canopy cover of forest wherein the regeneration of the 4 autochthon species happens.

The most favourable to the regeneration tree density forest was obtained by the comparison and analysis of the results.

The described methodology has been applied to the regeneration of Quercus ilex, Pinus halepensis, Quercus pubuscens s.l. and Cupressus spp. in pure and mixed Aleppo pine plantations in Palermo’s Mountains. The calculated tree densities of our results are consistent and comparable with the other obtained (data not shown) in different experimental activities having the same purpose.

Despite it is applicable only on local scale, the proposed methodology offers many advantages, such as easy applicability to different areas, easy establishment of a compatible with ecological requirement of regeneration thinning level and represents an useful tool for the renaturalization of pine plantations.

 

Key words: Regeneration, Leaf Area Index (LAI), renaturalization.

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4. Carella R (2011). Ritrovamento di un boschetto di Quercus trojana Webb nel settore Nord-Occidentale delle Murge, in territorio di Cassano delle Murge. Considerazioni sulla distribuzione naturale del fragno sull’Altopiano Murgiano.

 

Riassunto: Un boschetto di fragno è stato ritrovato a Cassano delle Murge, in una porzione del territorio riferibile al settore Nord-Occidentale del plateau murgiano. L’areale del fragno coincide quasi completamente con il settore Sud-Orientale delle Murge e allora questo ritrovamento offre spunti per nuove considerazioni sull’attuale distribuzione naturale della specie. Le teorie sinora esposte da vari Autori si sono mostrate deboli e lacunose e non hanno trovato una totale conferma nella realtà delle cose. Il fragno e la quercia virgiliana mostrano un’ecologia molto simile che per certi versi non sembrano giustificare una distribuzione così netta nel settore Sud-Orientale delle Murge. Probabilmente nell’attuale distribuzione del fragno entrano oltre che considerazioni di carattere ecologico, aspetti legati alla diversa storia dei due distretti murgiani che hanno portato, nel settore Nord-Occidentale, alla quasi totale scomparsa del patrimonio forestale.

 

Parole chiave: Fragno, Murgia di Sud-Est, Cassano delle Murge, ecologia, vicende antropiche.

 

Abstract: A small coenoses of Macedonian oak has been found at Cassano delle Murge, in a district of the territory that is already part of the North-Western sector of the Murgia Plateau. Natural distribution of Macedonian oak occurs in the Southern-Eastern Murge sector thus this new stand in the North-Western sector of Murgia Plateau offers the opportunity for new considerations on natural distribution of the considered species. Theories exposed till now from various Authors have not a totally confirmation. Macedonian oak and Italian pubescent oak show a very similar ecology that does not find a justification of a distribution of Quercus trojana in the South-Eastern district of the Murgia Plateau. Probably in the actual natural distribution of Macedonian oak enter not just ecological aspects but as well factors related to the different history of the territory of the two distinct sectors of the Murgia Plateau that have conducted to an almost total disappearance of the forest heritage in the Northern-Western district.

 

Key words: Macedonian oak, Southern-Eastern district of Murgia Plateau, Cassano delle Murge, ecology, anthropic.

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5. Casini L, De Meo I, Paletto A, Sacchelli S (2011). Il teleriscaldamento a cippato in Trentino: un'indagine sulla soddisfazione da parte delle utenze.

 

Riassunto: L’aumento del costo dei combustibili fossili, le implicazioni della dipendenza nazionale nell’approvvigionamento energetico e la crescente sensibilità ambientale dell’opinione pubblica hanno favorito il riorientamento dei consumatori e degli investitori a favore delle energie rinnovabili. In questo contesto, le biomasse legnose rivestono una sempre maggiore importanza percepita dalla società civile così come dai decisori politici. La presente ricerca si prefigge l’obiettivo di indagare la percezione delle comunità locali in merito alle biomasse ad uso energetico, con specifico riferimento alla soddisfazione delle utenze in merito al teleriscaldamento. Indagini di questo tipo rappresentano un’utile fonte di supporto nella definizione delle politiche e delle strategie di intervento nell’ambito della governance territoriale, permettendo di definire linee di azione in grado di considerare le aspettative e le istanze delle comunità locali. La ricerca condotta, attraverso l’impiego di un questionario autocompliato, in quattro centri abitati del Trentino (San Martino di Castrozza, Fondo, Coredo e Cavalese) ha messo in luce i principali vantaggi e limiti del teleriscaldamento secondo l’opinione degli utenti.

 

Parole chiave: biomasse legnose, cippato, percezione degli utenti, teleriscaldamento, Trentino

 

Abstract: The rising cost of fossil fuels, the implications of national dependence in the energy supply and the increasing environmental awareness of public opinion re-oriented the consumers and investors in favor of the renewable energies. In this context, woody biomasses play a greater importance as perceived by civil society as well as by policy makers. The research aims to investigate the local communities’ perception in relation to the satisfaction of consumers with regard to district heating. These kind of surveys represent an useful support to the local governance in order to define strategies capable of taking into account the needs and demands of local communities. The research, realized in four villages of Trentino province (San Martino di Castrozza, Fondo, Coredo e Cavalese), highlighted the main advantages and weakness of district heating in the users’ opinion. A self compiled questionnaire was used as investigation tool.

 

Key words: woody biomass, woodchips, users’ perception, district heating, Trentino

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