DENDRONATURA N.2 2013

 

1. Paletto A, Giacovelli G, Grilli G, De Meo I (2013). Influenza dei fattori sociali e culturali sulla gestione forestale partecipata: un’analisi tramite indicatori

 

Riassunto: Nella gestione forestale partecipata la conoscenza approfondita delle caratteristiche socio-economiche e storicoculturali di un territorio assume lo stesso livello di importanza delle informazioni ecologiche e forestali. Avviare un processo di pianificazione e gestione della risorsa forestale che coinvolga attivamente i portatori d’interesse presuppone una preliminare analisi del contesto sociale e culturale in modo da poter scegliere il più congruo livello di coinvolgimento degli stakeholders. Il presente contributo si è focalizzato sulla messa a punto di una serie di indicatori volti a misurare il capitale sociale, il capitale umano e il capitale culturale di un territorio al fine di fornire uno strumento di supporto ai decision makers sia nell’analisi del contesto sociale e culturale, sia successivamente nell’indirizzare le scelte gestionali. Gli indicatori proposti sono stati testati in un caso di studio caratterizzato da una lunga tradizione nella pianificazione e gestione forestale e da un profondo legame tra la comunità locale e la risorsa forestale (Valle d Non in Trentino-Alto Adige).

 

Parole chiave: gestione forestale, capitale sociale, capitale culturale, capitale umano, Valle di Non (Trentino-Alto Adige)

 

Abstract: In the participatory forest management the knowledge of the socio-economic and historical-cultural features of an area assumes the same level of importance of the ecological and forestry data. The stakeholders’ involvement in the first steps of the participatory forest planning and management needs a preliminary analysis of the socio-economic context in order to choice the best level of involvement of the stakeholders. The paper focuses on the definition of a set of indicators useful to measure the social capital, human capital and cultural capital in order to support the decision makers in the analysis of socioeconomic and cultural context and in the management process. The proposed indicators were tested in a case study characterized by a long tradition in forest management and a deep link between local community and forest resources (Non valley in Trentino-Alto Adige region).

 

Key words: forest management, social capital, cultural capital, human capital, Non valley (Trentino-Alto Adige)

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2. Salvadori C, Pedrazzoli F, Maresi G (2013). Organismi invasivi dannosi a foreste e verde urbano in Trentino

 

Riassunto: Molte specie animali e vegetali che si diffondono, sia in maniera naturale sia ad opera delle attività umane, al di fuori del loro areale d’origine possono diventare invasivi causando danni anche ingenti a vari livelli. In particolare, in ambito forestale, patogeni e insetti fitofagi destano grande preoccupazione, poiché il loro insediamento ha effetti diretti e indiretti tanto sulla vitalità delle piante, quanto sulla funzionalità degli ecosistemi in cui vivono. Negli ultimi decenni il numero di segnalazioni di specie invasive è cresciuto in maniera esponenziale, soprattutto per le mutate condizioni sociali e la globalizzazione sempre più generalizzata. L’Italia, per la sua posizione, rappresenta un crocevia strategico per le nuove introduzioni; inoltre, la ricchezza e la diversità della sua copertura forestale la rende ancora più soggetta al rischio di nuove invasioni in tali ambienti. Per questo, nel presente lavoro, sono riportati i principali organismi invasivi riscontrati negli ultimi anni nelle foreste e nel verde urbano del Trentino, descrivendone brevemente la provenienza, la diffusione, il ciclo biologico, i danni e le possibilità di controllo.

 

Parole chiave: specie invasive, diffusione, foreste alpine

 

Abstract: Many animal and vegetal species that spread outside their original areas, whether in a natural way or due to human activities, may become invasive and cause serious damages at different levels. Especially in forests, pests and pathogens arouse big concern because their settlement may affect directly or indirectly both the plant survival and the functions of ecosystems in which they live. In the last decades the number of invasive species records increased dramatically, especially due to the changes in social conditions and the generalized globalization. Italy, due to its geographical position, represents a strategic crossroads for the introduction of new species; furthermore, the richness and variety of forest coverage may increase the risk of new invasions in woodlands. For this reason, the main invasive organisms found in forests and urban green spaces in Trentino in the last years are reported in this paper, where origin, spread, life cycle, damages and control means are briefly described too.

 

Key words: invasive species, spread, alpine forests

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3. Gaglioppa P, Politi P, Schiavano A, Zani A (2013). Attuazione dei piani di gestione e assestamento forestale in aree protette: l'esperienza della riserva naturale regionale selva del Lamone (VT)

 

Riassunto: Oggi alla Pianificazione forestale viene riconosciuta una valenza multifunzionale, configurandosi sempre più come strumento di pianificazione della gestione territoriale. L’attuazione del PGAF della Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone, frutto della collaborazione tra l’Area Conservazione Foreste della Regione Lazio e la Direzione dell’area protetta, ha portato alla realizzazione di una serie di interventi selvicolturali nel rispetto dei princìpi della Gestione Forestale Sostenibile, avendo come duplice obiettivo il mantenimento delle caratteristiche di naturalità presenti all’interno della Riserva e il soddisfacimento delle esigenze di uso del bosco da parte delle popolazioni residenti.

 

Parle chiave:  area protetta, gestione forestale sostenibile, Lazio, Rete Natura 2000, Lamone

 

Abstract: Nowadays the forest planning and management has received the recognition of a multifunctional approach, putting as is a wide territorial management instrument. The collaboration between Regional Administration Forest Office and the Regional Nature Reserve Selva del Lamone has provided important outputs as a sylvicultural interventions in respect of the Sustainable Forest Management. The goals are the preservation of the natural characteristics of the Reserve (woodpeckers habitat increasing, uncommon species conservation) and the fulfillment of the local communities use of the wood (firewood and mushroom collecting).

 

Key words: protected areas, sustainable forest management, Lazio, Nature 2000 network, Lamone

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4. Tomasi MC, Zanotelli A (2013). Il settore carpenteria nella filiera foresta-legno in Trentino

 

Riassunto: Presentati in un convegno che si è tenuto nel mese di luglio 2013 i dati dell’ultima indagine dell’Osservatorio del legno della Camera di Commercio di Trento sulla carpenteria in legno. Un settore del legno che in Trentino conta circa 1200 imprese con più di 4700 addetti e un fatturato annuo di oltre 450 milioni di Euro. Le carpenterie sono circa 140 e nel corso del 2010 hanno immesso nei processi di lavorazione 308.004 mc di legname di cui il 40% proveniente da boschi trentini, il 23% di origine nazionale e 37% estero. Evidenziati i punti di forza e di debolezza del settore che stenta ad internazionalizzarsi e a fare sistema.

 

Parole chiave: legno, carpenteria, Trentino, legno strutturale, materia prima

 

Abstract: The latest survey data edited by the Wood Observatory of the Trento Chamber of Commerce have been presented during a seminar held on the last July. The wood sector in Trentino count about 1,200 companies with over 4,700 employees and an annual turnover of over 450 million euro. The number of carpentries is about 140 with a total amount of 308,004 cubic meters of wood processed, coming from local forestry for the 40%, with an Italian origin for the 23% and imported for the 37%. The study has highlighted the strengths and weaknesses of the industry which has an hard attitude to internationalize and has difficulty to operate in a district context.

 

Key words: wood, carpentry, Trentino, structural wood, raw material

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5. Falcioni V, Gallucci V, Urbinati C (2013). La gestione forestale sostenibile per contrastare il legno illegale: un'esperienza in Madagascar

 

 Riassunto: Sono riportati i risultati di un’indagine relativa alla percezione dell’importanza delle risorse naturali e del concetto di gestione sostenibile da parte delle popolazioni locali in una regione interna (Amoron’i Mania) del Madagascar. Gli esiti poco incoraggianti di oltre 20 anni di protezione “passiva” delle foreste malgasce hanno indotto una ONG italiana a proporre un progetto di collaborazione con le autorità locali per sensibilizzare ed educare la popolazione rurale e urbana ad un impiego sostenibile delle risorse naturali, ed in particolar modo ad una gestione appropriata e multifunzionale di quelle forestali. È stata realizzata una campagna di informazione/sensibilizzazione delle popolazioni locali, anche attraverso interviste dirette, i cui risultati sono stati utili per la redazione di un Piano di Gestione Forestale nella importante foresta di Vohiday. Dall’indagine è emerso che il problema dello sfruttamento illecito non è solo a carico di importatori esteri, ma dipende anche da pratiche colturali tradizionali che oggi non sono più sostenibili, come il tavy (taglia e brucia). Le popolazioni locali vogliono essere coinvolte nei processi decisionali, ma richiedono alle autorità locali e centrali di regolamentare il diritto d’uso, acquisire benefici per il diritto di residenza, limitare le utilizzazioni forestali ad enti e persone non residenti, proteggere la foresta per la valorizzazione del legno da opera e ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche e agropastorali.

 

Parole chiave: Madagascar, tagli illegali, Gestione Forestale Sostenibile

 

Abstract: We present the results of a survey about the perception of natural resources value and sustainable management by local populations of an internal region of Madagascar (Amoron’i Mania). The limited effects obtained after 20 year of passive forest conservation actions induced an Italian NGO to start a project in collaboration with local authorities to inform urban and rural population about the sustainable use of their environment and in particular about a multifunctional and durable forest management. An awareness campaign was launched including personal contacts, interviews and village meetings. The survey results were used also to calibrate the Forest Management Plan adopted for the important Vohiday forest. The illegal exploitation of the forest and timber is not only due to foreign exporters but also to traditional management practices no longer sustainable, like the tavy (forest slash and burn). Local populations want to get involved in decision making processes, but ask to central and local authorities to better regulate the land use rights, to have some benefits as residents, to limit timber uptake to external users, to protect the forests both for increasing the timber value and soil conservation and to improve the use of water and agro-pastoral resources.

 

Key words: Madagascar, illegal logging, Sustainable Forest Management.

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6. Cammelli F, Coudel E (2013). Uso del fuoco e conservazione delle foreste nell'Amazzonia Brasiliana: prevenzione degli incendi e azione collettiva

 

 Riassunto: Per rispettare gli impegni presi a livello internazionale per la lotta al cambiamento climatico, il Brasile ha scelto di abbattere il tasso di deforestazione dell’80%. Quest’ultimo si è ridotto in modo consistente dal 2004 ad oggi grazie all’adozione di politiche coercitive orientate verso i grandi produttori di soia e bestiame; tuttavia i piccoli produttori non sono stati inclusi in questa transizione. Il loro sostentamento dipende ancora in buona parte su tecniche di taglia e brucia, e sono quindi individuati come responsabili della degradazione della foresta causata dal fuoco e dei danni alle proprietà vicine. Il tema degli incendi forestali rimane quindi un’emergenza ambientale e sociale rilevante che le politiche cercano di risolvere limitando l’uso del fuoco. Tramite una rilettura critica della letteratura esistente e interviste svolte in quindici comunità appartenenti a due municipi del Nord-Est Paraense, s’indagano il ruolo del fuoco, il suo controllo nell’agricoltura familiare e come questi temi sono considerati dalle popolazioni locali. In particolare si analizza il ruolo degli agricoltori familiari nella prevenzione degli incendi in chiave di azione collettiva come un elemento rilevante nelle politiche di conservazione e di lotta alla povertà.

 

Parole chiave: incendi forestali, Amazzonia Brasiliana, agricoltura familiare, azioni collettive,
politiche di lotta alla povertà.

 

Abstract: In order to comply with the international commitment on climate change, Brazil has chosen to reduce deforestation rate by 80%. This last fell considerably since 2004 thanks to command and control policies oriented toward large-scale soy and beef producers, but small-scale farmers remained marginalized by such processes. As their livelihoods are still in big part based on slash-and-burn, they are pointed at for their use of fire which is associated to forest degradation. Limiting use of fire is thus considered by policies as an environmental urgency, but is also viewed as an important problem for the social development in communities, as it puts at risk neighbouring properties. To understand how local populations consider this issue, we investigated the role of fire and its control in family agriculture through interviews conducted in fifteen communities within 2 municipalities of the north-east of Pará. Through a collective action framework we examine the role of family agriculture in fire prevention as a relevant issue in conservation and poverty reduction policies.

 

Key words: forest fires, Brazilian Amazônia, family agriculture, collective actions, poverty reduction policies.

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7. Giovannini R, Pontalti L (2013). Passaggi per pesci lungo i fiumi in provincia di Trento

 

 Riassunto: Sono elencati gli ostacoli alla risalita dei pesci lungo i principali corsi d’acqua della provincia di Trento e sono illustrati alcuni interventi realizzati per consentire la risalita dei salmonidi, in particolare la trota marmorata.

 

Parole chiave: Discontinuità fluviale, passaggi per pesci, Trentino, Italia.

 

Abstract: Dam and stream diversions interrupt the free-flowing river and threaten some valuable native fish species such as marble trout and grayling. This report lists the main river discontinuity sites in Trentino and gives some examples of restored continuity using artificial fish passes.

 

Key words: River discontinuity, artificial fish passes, Trentino, Italy.

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8. Ciutti F, Fin V, Lunelli F. Cappelletti C (2013). Il gambero di fiume Austropotamobius Pallipes nelle aree protette della rete Natura 2000 delle provincia di Trento

 

 Riassunto: Il gambero di fiume Austropotamobius pallipes è una specie a rischio di estinzione, inclusa in numerose liste di protezione per il rischio di estinzione. Nel 2012 è stato effettuato il monitoraggio della presenza della specie nelle aree protette della Rete Natura 2000 della Provincia di Trento al fine di aggiornare i dati sulla sua distribuzione. I risultati evidenziano una contrazione del numero di popolazioni rispetto ai dati storici, anche al di fuori delle aree protette. Non è sempre possibile correlare in modo univoco la locale estinzione della specie con i parametri di qualità ambientale, poiché altri fattori, quali la diffusione di patogeni (es: peste del gambero) possono influire sulla sua distribuzione. La specie richiede innanzitutto una protezione delle popolazioni relitte. Il presente studio ha permesso di delineare le linee guida per la gestione e conservazione della specie.

 

Parole chiave: Austropotamobius pallipes, gamberi alloctoni, conservazione

 

Abstract: The white-clawed crayfish Austropotamobius pallipes has been assessed as “endangered” following protection lists (IUCN 2010, Directive 92/43/CEE). In 2012 a monitoring in the protected areas of the Natura 2000 network was conducted, in order to update the information on its distribution. Results show a decreasing number of populations, also in other environments of the province. Causes of decrease may be related to quality of environments, but other features are involved (i.e. crayfish plague). Results suggest the importance of protecting the populations. The study will support management and conservation actions.

 

Key words: Austropotamobius pallipes, nonindigenous crayfish, conservation

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9. Tomasetti R (2013). Cosa chiediamo al bosco?

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10. Dellagiacoma F (2013). La convenzione delle Alpi e le foreste

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