DENDRONATURA N.2 2021

 

1. Tomasetti R, Basso G (2021). A 55 anni dalla disastrosa alluvione che sconvolse l’intera provincia.

Download
Tomasetti_Basso_2021.pdf
Documento Adobe Acrobat 1.2 MB

 

2. Zardi D (2021). Climate change 2021. Le basi fisico-scientifiche: i messaggi principali del rapporto.

 

Riassunto: Il presente contributo presenta i risultati del Rapporto “Cambiamenti Climatici 2021: La basi fisico-scientifiche” pubblicato il 9 agosto 2021 dal Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC). La comunità scientifica ha sottolineato come le attività antropiche abbiamo portato a degli aumenti nelle concentrazioni di gas clima alteranti in atmosfera dal 1750 ad oggi. Nel periodo 2001-2020, la temperatura media globale è stata di circa 1°C superiore a quella del periodo 1850-1900, mentre le precipitazioni medie globali sulla terraferma sono aumentate a partire dal 1950. I possibili scenari futuri prevedono che la temperatura superficiale globale continuerà ad aumentare almeno fino alla metà del secolo. A causa di questo riscaldamento globale è ipotizzabile in futuro un aumento della frequenza e dell’intensità degli estremi caldi, delle ondate di calore marine, delle forti precipitazioni, della siccità agricola ed ecologica in alcune regioni, della proporzione di cicloni tropicali intensi, della riduzione del ghiaccio marino artico, della copertura nevosa e del permafrost. Il Report enfatizza come per limitare il riscaldamento globale ad un livello specifico è necessaria una limitazione delle emissioni cumulative di anidride carbonica (CO2) che raggiunga emissioni zero nette.

 

Parole chiave: cambiamenti climatici, riscaldamento globale, attività antropiche, temperatura superficiale globale, eventi climatici estremi.

 

Abstract: The present article shows the results of the Report “Climate Change 2021: The Physical Science Basis” published on August 9, 2021 by the Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). The scientific community has pointed out that human activities have led to increases in the greenhouse gas (GHG) emissions in the atmosphere from 1750 to today. In the period 2001-2020, the average global temperature was about 1°C higher than that of the period 1850-1900, while the average global rainfall on the mainland has increased since 1950. Possible future scenarios predict that the global surface temperature will continue to increase until at least the middle of the century. Due to this global warming it is conceivable in the future an increase in the frequency and intensity of hot extremes, marine heat waves, heavy rainfall, agricultural and ecological drought in some regions, the intense tropical cyclones, the reduction Arctic sea ice, snow cover and permafrost. The Report emphasizes that limiting global warming to a specific level requires a limitation of cumulative carbon dioxide (CO2) emissions that achieve net zero emissions.

 

Key words: climate change, global warming, human activities, global surface temperature, extreme weather events.

Download
Zardi_2021.pdf
Documento Adobe Acrobat 47.8 KB

 

3. Manetti MC, Becagli C, Pelleri F, Bidini C, Castaldi C, Montini P, Cantini P (2021). Impatto della fauna selvatica nel processo di rinnovazione nel territorio boscato della Tenuta Siele (Piancastagnaio, SI).

 

Riassunto: Per valutare l’impatto della fauna selvatica sul processo di rinnovazione, sono stati analizzati due casi di studio: uno in una fustaia di pino nero, utilizzata 8 anni fa, in cui parte della superficie era stata recintata; l’altro in un ceduo di cerro di 2 anni per determinare la capacità di ricaccio e l’entità dei danni in funzione dell’origine, dell’età e del diametro delle ceppaie. I parametri analizzati - densità, diversità, sviluppo dalla rinnovazione, entità di brucatura - possono essere utilizzati sia come semplici strumenti per monitorare lo stato dell’ambiente, sia nelle attività di pianificazione e gestione ambientale. Per quanto riguarda la rinnovazione da seme, l’effetto positivo della recinzione è evidente su tutti i parametri esaminati: l’esclusione della fauna ha favorito la nascita, l’attecchimento e lo sviluppo dei semenzali e ha permesso di mantenere una maggiore diversità specifica. Nei cedui di cerro la mortalità delle ceppaie è scarsa, la capacità di ricaccio consistente ma i danni da brucatura riguardano la quasi totalità delle ceppaie monitorate e l’entità del danno aumenta con l’aumentare del diametro delle ceppaie. I risultati raggiunti forniscono indicazioni sia per la gestione dei cedui (turno e numero di matricine ottimali), sia per la rinnovazione delle fustaie.

 

Parole chiave: rinnovazione gamica, rinnovazione agamica, ungulati, ceduo, rimboschimento.

 

Abstract: To assess the impact of wildlife on the natural regeneration, two studies were analyzed: one in a black pine forest, used 8 years ago, in which a part of the area had been fenced; the other in a 2-year-old coppice of Turkey oak to determine the resprouting capacity and the extent of damage according to the origin, the age and the diameter of the stools. The analyzed parameters - density, diversity, growth, extent of browsing - can be used both as simple tools for monitoring the state of the environment, and in planning and management activities. As for the seed regeneration, the positive effect of the fence is evident on all the parameters examined: the exclusion of the fauna has favored the birth, rooting and development of the seedlings and maintained a higher specific diversity. In Turkey oak coppices, the mortality of the stools is low, the resprouting capacity is consistent but the damage from browsing concerns almost all of the monitored stools and the extent of the damage increases with the increase in the stool diameter. The results achieved provide indications both for the management of the coppices (optimal rotation time and number of standard), and for the high forests regeneration.

 

Key words: seed regeneration, agamic regeneration, wildlife, coppice, reforestation.

Download
Manetti et al_2021.pdf
Documento Adobe Acrobat 231.9 KB

 

4. Montibeller S (2021). Il piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici: uno strumento a difesa della biodiversità.

 

Riassunto: L’Italia si è dotata di un Piano d’azione Nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici, questo è stato approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Conferenza Permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 30 marzo 2017 con specifico accordo repertorio 37 CSR 2017. Questa necessità è legata a due motivi. Il primo è scaturito dalla necessità di fornire un risposta concreta ad una procedura di Pilot (5283/12/ENVI) su “Uccisione, cattura, commercio illegali di uccelli”, avviata dalla Commissione Europea nel 2013. Il secondo motivo è legato ad impegni assunti a livello internazionale nell’ambito di accordi multilaterali quali ad esempio la Convenzione di Bonn sulle specie migratrici, e la convenzione di Berna sulla conservazione della vita selvatica in Europa. Proprio nell’ambito della Convenzione di Berna è stato adottato il Piano d’azione di Tunisi per il contrasto all’uccisione illegale degli uccelli nel bacino del Mediterraneo. Conseguenza del piano sono state azioni comuni a livello sovra regionale, rapporti e sintesi di dati resi confrontabili ed omogeni grazie un nuovo strumento di valutazione chiamato Scoreboard. Nel 2020, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha comunicato l’archiviazione della procedura EU PILOT 5283/2013/ENVI relativa all’uccisione, cattura e commercio illegale di uccelli. I Servizi della Commissione continueranno comunque a monitorare l’attuazione del Piano, attraverso i rapporti annuali sullo stato della sua attuazione.

 

Parole chiave: biodiversità, tutela, bracconaggio.

 

Abstract: Italy has adopted a National Action Plan to combat offenses against wild birds, this was approved by the Presidency of the Council of Ministers, Permanent Conference for relations between the State, Regions and the Autonomous Provinces of Trento and Bolzano in the session of 30 March 2017 with a specific agreement on repertoire 37 CSR 2017. This need is linked to two reasons. The first arose from the need to provide a concrete response to a Pilot procedure (5283/12 /ENVI) on “Killing, trapping, illegal trading of birds”, initiated by the European Commission in 2013. The second reason is linked to commitments undertaken internationally under multilateral agreements such as the Bonn Convention on Migratory Species, and the Berne Convention on the Conservation of Wild Life in Europe. In the context of the Berne Convention, the Tunis Action Plan was adopted to combat the illegal killing of birds in the Mediterranean basin. Consequence of the plan were common actions at the supra-regional level, reports and summaries of data made comparable and homogenous thanks to a new evaluation tool called Scoreboard. In 2020, the Presidency of the Council of Ministers announced the closure of the EU PILOT 5283/2013 / ENVI procedure relating to the killing, capture and illegal trade in birds. However, the Commission Services will continue to monitor the implementation of the Plan, through annual reports on the status of its implementation.

 

Key words: biodiversity, protection, poaching.

 

Download
Montibeller_2021.pdf
Documento Adobe Acrobat 185.8 KB

 

5. Nieddu S (2021). Possibilità d’uso del CHM (LIDAR) per la classificazione della vegetazione forestale in ambiente alpino.

 

Riassunto: Nel presente articolo è stata analizzata una metodologia semi automatica per cercare di definire le superfici con diverse categorie di uso del suolo e in via più generale le aree con copertura boschiva. Lo studio è stato effettuato in ambiente alpino. Il metodo è frutto della combinazione tra i dati statistici e delle coperture vegetali ottenuti dalla sovrapposizione di una griglia a passo costante avente dimensioni 20x20 m al CHM (Canopy Eight Model) del LIDAR. Il metodo esposto consente in buona parte di poter definire le differenze tra le diverse categorie di uso del suolo con riferimento al parametro media +/- deviazione standard e il Coefficiente di variazione %. I risultati sono ancora più interessanti nella determinazione dell’area a bosco. Il modello proposto, basato sull’uso congiunto di un determinato range di altezza della vegetazione forestale, delle distanze minime tra punti pianta e infine della copertura forestale consente di determinare la superficie di bosco con errori su altre categorie di uso del suolo inferiori al 3% e con una sottostima sul totale compresa tra il 5 e il 10%.

 

Parole chiave: classificazione aree a bosco, modellistica, fotointerpretazione.

  

Abstract: In this article a semi-automatic methodology has been analyzed to try to define the surfaces with different categories of land use and more generally the areas with forest cover. The study was carried out in an alpine environment. The method is the result of the combination of statistical data and vegetation cover obtained by superimposing a grid with a constant pitch having dimensions of 20x20 m on the CHM (Canopy Eight Model) of the LIDAR. The above method largely allows to define the differences between the different land use categories with reference to the mean parameter +/- standard deviation and the Coefficient of variation%. The results are even more interesting in determining the woodland area. The proposed model, based on the joint use of a certain height range of forest vegetation, of the minimum distances between plant points and finally of forest cover, allows to determine the forest area with errors on other land use categories of less than 3% and with an underestimation of the total between 5 and 10%.

 

Key words: forest areas classification, modeling, photointerpretation.

Download
Nieddu_2021.pdf
Documento Adobe Acrobat 192.1 KB

 

6. Montibeller S (2021). Uno strumento innovativo per la misurazione del legname: la pesa dinamica installata post-Vaia per misurare il legname proveniente dall’altipiano della Marcésina nel comune di Grigno (TN).

 

Riassunto: C’è un comune denominatore che unisce il legname di Vaia e il simbolico ponte San Giorgio a Genova. Il filo rosso di un ingegno tutto trentino: “BISONTE”, un innovativo sistema di pesatura dinamica che da due anni si occupa costantemente di pesare e registrare, con dati numerici e foto di contesto, tutto il legname estratto dal cantiere forestale della Piana della Marcésina. Il sistema è collocato sul territorio del Comune di Enego (VI), grazie a un virtuoso accordo fra la Provincia autonoma di Trento e il piccolo centro vicentino. Il cantiere forestale, quello della Marcésina, si estende fra la Provincia di Trento e il Veneto. Proprio qui il Trentino ha subito con forza la furia della tempesta Vaia: nel Comune di Grigno sono finiti al suolo circa 300 mila metri cubi di legname, pari al 10% di tutto il legname schiantato dalla Tempesta Vaia in Trentino. Il progetto, tutto trentino, è stato sviluppato da iWIM srl, un’azienda nata nel 2011 a Trento; dopo un primo prototipo sperimentale posizionato presso un casello dell’Autostrada del Brennero, il sistema di pesatura ha trovato diversi utilizzi: fra essi appunto la misurazione in tempo reale del carico in transito sul nuovo viadotto Genova San Giorgio progettato da Renzo Piano, mentre per il Trentino il monitoraggio dei mezzi dedicati al trasporto del legname schiantato.

 

Parole chiave: meccanizzazione, misurazione, legname.

 

Abstract: An innovative instrument for timber measurement: the dynamic weighing installed after Vaia to measure the timber coming from Marcésina plateaus in the Grigno municipality (TN) There is a common denominator linking Vaia timber to the symbolic San Giorgio bridge in Genoa. The red thread of a fully Trentino talent: “BISONTE” is an innovative dynamic weighing system that has been constantly dealing with weighing and recording, with numerical data and context photos, all the timber extracted from Piana della Marcésina forest yard during the last 2 years. The system is located in the Municipality of Enego (VI), thanks to a virtuous agreement between the Autonomous Province of Trento and the small town of Enego. The forestry of Marcésina is located between the Province of Trento and Veneto. Right here is the area where the fury of Vaia storm came to its peak: in the Municipality of Grigno about 300 thousand cubic meters of timber fell to the ground and this means 10% of all the timber crashed by the Vaia Storm in Trentino. The all-Trentino project was developed by iWIM srl, a company founded in 2011 in Trento. After a first experimental prototype located at a tollbooth of the Brenner motorway, the weighing system was used in the real-time measurement of cargo transit on the new San Giorgio viaduct in Genoa, designed by Renzo Piano and in Trentino for monitoring vehicles transporting crashed timber.

 

Key words: mechanization, measurement, timber.

Download
Montibeller_2_2021.pdf
Documento Adobe Acrobat 286.7 KB

 

7. Velasco R,  Forlani G, Migliaro D, Possamai T, Moffa L, Pasetti M (2021). Strategie alternative di lotta ai patogeni: caso studio delle resistenze genetiche a Peronospora e Oidio nella cultivar Glera (Vitis vinifera sp.).

 

Riassunto: Il comparto del vino rappresenta una componente di primo piano per il settore agro-alimentare in particolare per la regione Veneto, la quale è famosa in tutto il mondo per la produzione di vini certificati DOC e DOCG. Grazie alle previsioni vendemmiali completate da Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini è stato possibile quantificare le perdite relative alla produzione nazionale degli ultimi anni. Nel 2019 si è registrata una riduzione del 16% rispetto al 2018 e nel 2020 il valore è sceso ancora del 4%. I cambiamenti climatici, però, influenzano l’andamento di molte fitopatologie della vite, tra cui Peronospora e Oidio, rendendo così indispensabile l’uso degli agrofarmaci, i quali possono risultare tossici se usati in eccesso, sia per l’ambiente sia per l’uomo. Una strategia di lotta nettamente più ecologica è quella che prevede l’uso di varietà resistenti a queste malattie, per questo il Centro di Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA-VE) di Conegliano (TV) ha intrapreso un progetto di incroci convenzionali tra varietà resistenti a Peronospora e Oidio e la cultivar “Glera”, il vitigno usato come da disciplinare per la produzione del Prosecco D.O.C e D.O.C.G. Lo scopo del progetto è selezionare genotipi resistenti alle due fitopatologie avvalendosi di tecniche di biologia molecolare che permettono di discriminare geneticamente centinaia di individui in poco tempo. Di 872 individui esaminati solo 203 sono risultati essere resistenti ad entrambe le malattie, dai quali ci si aspetta caratteri legati alla fenologia, alla struttura del grappolo e alle proprietà degli acini molto diverse. Le nuove varietà non sostituiranno quelle tradizionali già affermate, come “Glera”, ma piuttosto contribuiranno a rendere la viticoltura più sostenibile, soprattutto laddove la difesa della vite comporta pesanti costi di produzione e rischi per le persone e l’ambiente.

 

Parole chiave: viticoltura, economia, miglioramento genetico, Prosecco.

 

Abstract: The wine sector represents a major component of the agri-food industry, especially for the Veneto region, which is famous worldwide to produce DOC an DOCG certified wines. Thanks to the harvest forecasts completed by Assoenologi, Ismea and Unione Italiana Vini, it was possible to quantify the losses related to national production in recent years. In 2019 there was a 16% reduction compared to 2018 and in 2020 the value fell by 4% again. Climate change, however, influences the trend of many vine phytopathologies, including Downy mildew and Powdery mildew, thus making it essential to use agropharmaceuticals, which can be toxic if used in excess, both for the environment and for humans. A much more ecological control strategy is the use of varieties resistant to these diseases. For this reason, the Centre for Research in Agriculture and Analysis of Agricultural Economics (CREA-VE) in Conegliano (TV) has undertaken a project of conventional crosses between varieties resistant to Downy and Powdery mildew and the “Glera” cultivar, which is used to produce Prosecco D.O.C e D.O.C.G. The aim of the project is to select genotypes resistant to the two phytopathologies using molecular biology techniques that allow to genetically discriminate hundreds of individuals in a short time. Of 872 individuals tested, only 203 were found to be resistant to both diseases, from which we expect very different characters related to phenology, bunch structure and berry properties. The new varieties will not replace the traditional ones already established such as “Glera”, but rather contribute to make viticulture more sustainable, especially where wine protection involves heavy production costs and risks for people and the environment.

 

Key words: viticulture, breeding, Prosecco-wine, market-analysis.

Download
Velasco et al_2021.pdf
Documento Adobe Acrobat 440.6 KB
Foto di copertina un'opera di Bruno Degasperi: "Verso la rinascita"
In copertina opera di Bruno Degasperi Verso la rinascita, 2019. Tecnica mista, 100x100