DENDRONATURA N.1 2009
1. Brun F, Mosso A, Blanc S (2009). Analisi di una filiera legno in contesto alpino: il caso delle Valli di Lanzo.
Riassunto: L’articolo descrive le problematiche e le criticità del settore foresta-legno piemontese con un’analisi socioeconomica degli operatori. Il lavoro si riferisce ad un’area ristretta costituita dalle Valli di Lanzo, in cui vengono descritte le caratteristiche strutturali della risorsa e approfondite quelle degli operatori della filiera, attraverso rilevazioni dirette presso un campione di imprenditori. Al fine di valutare i legami fra risorse locali e imprese attraverso i diversi passaggi della trasformazione, si sono studiate dapprima le imprese di utilizzazione, quindi le segherie ed infine le falegnamerie artigianali. Nonostante le ridotte dimensioni territoriali dell’area di studio, le conoscenze acquisite permettono di tracciare un quadro dettagliato dei legami esistenti fra risorsa locale ed attori e mettono in luce le potenzialità e problematiche tipiche di tutta la Regione, al fine di ipotizzare possibili soluzioni ed evoluzioni future.
Abstract: The paper focuses on the problems and on the critical topics of the wood-chain in Piedmont by means of a socio-economical analysis of its operators. The survey is centred on the small territory of Lanzo Valleys area, where forest structural characteristics have been briefly depicted and wood-chain operators have been investigated through direct interviews. Such analysis starts by wood harvesting firms and follows the wood chain all the way through local small sawmills, ending with the joiner’s workshops. By means of the results, even if the investigated area is quite small, the main features, capacities and problems of the Regional wood sector can be better understood, allowing to suppose possible solutions and future evolutions.
2. Coaloa D (2009). La pioppicoltura in Italia e nel mondo, stato attuale e prospettive future
Riassunto: Dai rapporti nazionali redatti in occasione della 23.ma Sessione della Commissione Internazionale del Pioppo tenutasi in Cina nel 2008 è evidenziata l’importanza che la pioppicoltura ha raggiunto negli ultimi anni in Italia e nel Mondo, secondo finalità produttive ma anche nella funzione protettiva ambientale.
La pioppicoltura italiana ulteriormente diminuita in capacità produttive non riesce a far fronte alla domanda interna. L’industria del legno importa tondo di pioppo dalla Francia e Ungheria che mantengono elevate produzioni. La Turchia ha intensificato notevolmente la coltivazione del pioppo con modelli intensivi, l’India e l’Argentina sviluppano il modello colturale agroforestale. La pioppicoltura presente in Cina con finalità produttive o protettive rappresenta il 90% di quella mondiale, e la sua espansione continua per far fronte alla domanda interna.
Abstract: The national reports presented at the 23rd Session of the International Poplar Commission held in China in 2008 highlighted the importance reached by poplar cultivation in the last years, in Italy and in the whole World, both for production and for environmental purposes.
In Italy the production of poplar wood has further decreased, and is unable to satisfy the domestic demand. In fact, the wood industry imports poplar round wood from France and Hungary, where productions are still high. Turkey has increased intensive poplar cultivation, whereas India and Argentina apply agroforestry models. Chinese poplar cultivation represents 90% of the poplar grown in the whole World, and its expansion continues in order to meet an increasing domestic demand.
3. Bertacchini G (2009). Indagine fitosociologica sui querceti a roverella dell’alta valle del Santerno.
Riassunto: Il presente articolo riporta una breve sintesi di un più ampio studio fitosociologico realizzato nell’alta valle del Santerno, in provincia di Firenze, mediante il metodo di Braun-Blanquet. Viene messo in luce come nei pendii esposti a Sud, Sud-Est si affermi un popolamento di carattere arboreo a dominanza di Quercus pubescens ascrivibile alla sub alleanza Cytisophyllo sessilifolii-Quercenion pubescentis. Della comunità in esame viene mostrata la struttura e la composizione specifica.
Abstract: This article aims to summarize a deeper phytosociological study, realized in the area of the high Santerno valley, belonging to the province of Florence, using Braun-Blanquet’s method. It will be highlighted how, in the slopes facing South, South-East, a remarkable arboreal spread is present, in particular concerning Quercus pubescens, belonging to the Cytisophyllo sessilifolii-Quercenion pubescentis sub-alliance. Regarding the community object of the study, it will be shown its structure and its specific composition.
4. Filippi Gilli E, Taufer G (2009). Regressione degli ammassi glaciali nelle Dolomiti: il caso della Fradusta.
Riassunto: Da anni i ghiacciai sono studiati in tutto il mondo in quanto sono i custodi della storia meteorologica del pianeta; questa ricerca considera sia i grandi ghiacciai polari che i piccoli ammassi alpini. Proprio per uno di questi si sono voluti rendere pubblici i dati raccolti in circa 15 anni di rilievi: il ghiacciaio è quello della Fradusta che è localizzato a quota 2500 m sull’Altipiano delle Pale di San Martino, all’interno del Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino.
I fenomeni di scioglimento in atto di questo ghiacciaio sono decisamente importanti e vedono, soprattutto nell’ultimo decennio, una regressione media della superficie di circa un ettaro all’anno; a questo si affiancano anche una preoccupante diminuzione di spessore, tra i 2 ed i 4 metri, ed un importante arretramento del fronte, oltre 100 metri in 10 anni, che fanno presagire una scomparsa a tempi brevi del ghiacciaio.
Abstract: For years glaciers were studied all around the world as the planet meteorological history keepers; the following research includes both polar great glaciers and the alpine reduced mass. Just for one of these we want to publish all the statistics reached for 15 years of surveys: it is the glacier of the Fradusta located at 2500 mt above sea level in the Pale of San Martino plateau, inside of Natural Park of Paneveggio - San Martino Pale.
Melting phenomena of this glaciers are important and see, especially in the last ten years, a surface medium recession of about one hectare each year; we must add to this phenomenon even the worrying thickness reduction, valued between the 2 and 4 meters, and an important shifting back of the front, more than 100 meters each ten years, forecasting in a short period of the disappearance of the glaciers.
5. Salvadori C (2009). Lo stato fitosanitario delle foreste trentine nell’anno 2008.
6. Filippi Gilli E (2009). Formica rufa e bosco: quali sono i fattori che influenzano la presenza della specie nella Valle di Primiero.
Riassunto: Nello studio si sono ricercate le correlazioni tra i parametri morfologici del territorio, faunistici e vegetazionali del bosco e la Formica rufa. L’area di studio è localizzata alla testata del bacino del Torrente Cismon - Trentino Orientale - ed è stata scelta in quanto caratterizzata da esposizioni, pendenze, substrato roccioso diversi. La localizzazione dei formicai è stata effettuata con GPS ed i dati sono stati valutati con tecniche GIS. I risultati di questa prima parte dell’indagine (che si spera di ampliare col tempo a tutto il territorio del Parco naturale Paneveggio - Pale di San Martino) hanno permesso di individuare alcuni importanti fattori limitanti per il genere Rufa.
Abstract: In the following study correlations between morphological parameters of ground, animals and wooden flora and the ant “RUFA” has been researched. Study area is located at the head of Cismon Torrent basin - East Trentino and has been chosen because of its different exposures, slopes, rock stratum. Formicaries have been located by GPS and the statistics have been valued by GIS techniques. The results of this first part of the inquiry (guessing to be expanded for the future to all the Natural Park of Paneveggio - San Martino area) permitted to find some important restrictive factors for the “Rufa” genus.