DENDRONATURA N.1 2011

 

1. Lora C, Paletto A (2011). Community forestry nella gestione delle risorse forestali.

 

Riassunto: Il concetto di community forestry, nella letteratura internazionale, si riferisce ad una proprietà forestale gestita da una comunità i cui membri si ripartiscono i benefici della gestione, mentre il concetto di communal forestry sottintende una gestione condotta da un villaggio, da una comunità tribale o da un governo locale i cui benefici sono ripartiti unicamente sotto forma di denaro o in natura. Il termine community forestry viene usato sia Europa sia in Asia e Africa anche se con accezioni differenti tali da renderlo un concetto eterogeneo. Nel contesto europeo le community forestry comprendono sia le tradizionali proprietà collettive (ad esempio le regole, le comunale e le vicinie) che le moderne community forestry nate con l’obiettivo di accrescere la partecipazione delle comunità locali nella gestione delle risorse naturali. In Africa e Asia le community forestry esistevano storicamente prima del periodo coloniale e attualmente sono state riproposte come un sistema di allocazione dei benefici derivanti dalla gestione forestale efficiente e democratico. Il presente contributo ha l’obiettivo di comparare le principali caratteristiche delle community forestry in Europa e nelle aree extra-europee al fine di sottolinearne differenze e similitudini.

 

Parole chiave: community forestry, gestione forestale, pubblica partecipazione, Europa, Asia, Africa

 

Abstract: Community forest is a forest owned and generally managed by a community, the members of which share its benefits, while social forestry is used to define a forestry programs that purposely and directly involve local people, their values, and their institutions. The concept of community forestry are used both in Europe that in Asia and Africa, but this concept implies different situations and objectives into the two areas. In Europe the community forestry include both the traditional collective property (i.e. alpine village communities) than the modern community forestry born with the aim of increasing people’s participation in the management of natural resources. In Africa and Asia the community forestry existed before the period of foreign domination and now they are re-proposed as efficient and democratic allocation system of benefits from forest management. The paper has the purpose to compare the main characteristics of the community forestry in Europe and in the extra-European areas so as to highlight the differences and similarities.

 

Key words: community forestry, forest management, public participation, Europe, Asia, Africa

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2. Giuliani F, Baldo M, Grisenti B, Colaone M, Leveghi M (2011). La filiera foresta legno energia in provincia di Trento. La biomassa come fonte di energia.

 

Riassunto: Nel periodo 2008 – 2009 la Camera di Commercio di Trento ha promosso una ricerca, coordinata da un gruppo di lavoro appositamente predisposto, indirizzata a conoscere le varie destinazioni degli scarti della lavorazione del legno e della biomassa forestale ai fini del loro utilizzo come fonti energetiche alternative, sia per le utenze domestiche, che produttive e commerciali.

Il settore delle “nuove rinnovabili”, eolico, fotovoltaico e biomasse, con esclusione dell’idroelettrico e della geotermia, registra in Italia, secondo Nomisma Energia, un forte sviluppo negli ultimi anni in termini di investimenti, di fatturato, di occupazione e di potenza installata. In questo settore, il comparto maggiormente significativo è e sarà anche per i prossimi anni la biomassa intesa non solo come legno ma anche come rifiuti, scarti vegetali e biogas.

In questo territorio, il Trentino, ricco di foreste e di una fiorente industria di trasformazione capace di assorbire oltre alla produzione locale anche elevati quantitativi di legname di importazione, si è valutata positivamente la possibilità di effettuare un'indagine volta a conoscere l'uso delle biomasse legnose a fini energetici e di descrivere la filiera foresta – legno – energia, nella sua strutturazione odierna.

La ricerca è stata condotta in due periodi successivi, analizzando i quantitativi di biomassa legnosa, distinguendo i flussi registrati in domanda ed in offerta, rilevati attraverso una ricerca bibliografica o raccolti direttamente mediante formulazione di questionari predisposti ad hoc a campione significativo.

L’indagine si articola in 5 parti: nella prima sono riportate alcune sintetiche informazioni riguardanti il settore forestale in Provincia di Trento, utili per meglio inquadrare l’analisi successiva. Nella seconda parte viene illustrata la metodologia di analisi adottata per lo studio dell’offerta e della domanda e le modalità di reperimento dei dati e la loro elaborazione. Nel terza e quarta parte viene presentata l’offerta e la domanda di biomassa in Trentino. Nell’ultima parte vengono esposti oltre ad un bilancio sintetico domanda/offerta, anche indicazioni relative alle principali tipologie di biomasse legnose: legna a ciocchi e cippato, le caratteristiche della filiera foresta - legno - energia in Trentino, le utilizzazioni forestali e gli usi civici, le centrali di teleriscaldamento e le peculiarità del mercato delle biomasse.

 

Parole chiave: biomasse, filiera, foresta, legno, energia, sostenibile, pubblico, privato.

 

Abstract: Between 2008 – 2009 the Camera di Commercio di Trento has financed a research, coordinated by a selected workgroup, which aim was to improve the knowledge on wooden waste and forest biomasses destination used as renewable energy, either for household, productive and commercial use.

The renewable energy sector, photovoltaic and biomass, excluding hydroelectricity and geothermal energy, has been registating in Italy a great rise in the last years in terms of investments of turnover, occupation and power. In this sector the most important compartment is and will be biomasses considered not only as forest biomass but also as green waste and biogas.

Since Trentino is a rich territory, able to adsorb not only the local production but imported wood, it was evaluated the opportunity to study the use of wooden biomasses used as energy and to describe the forest - wood - energy chain as it is today.

The research has been done in two different periods, analyzing the amount of biomass, in the specific the requested and the offered one. The data were found tanks to an accurate bibliographic analysis or through specific questionnaires created ad hoc.

The study is divided in five parts: in the first one are revealed some of the most important information on the forestry sector of the province of Trento, to understand better the following analysis.

The second part illustrates the method used to analyze the offer and the request, and the method used to pick up the data and their analysis. The third part presents the data on the request and offer of biomass in the Trentino region. The last part is a brief analysis on the offer and request situation and there are some indications on wood biomasses: log fire and chips, the forest - wood - energy chain characteristics in Trentino, forest utilization and civic uses, the district heating and the biomass market peculiarities.

 

Key words: biomasses, chain, forest, wood, energy, sustainable, public, private.

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3. La Porta N, Zottele F, Endrizzi E, Soraruf L, Ciolli M (2011). Dallo studio dei Cingoli forestali del Trentino un importante archivio floristico della biodiversità forestale da valorizzare.

 

Riassunto: L'archivio dei dati vegetazionali per la costruzione dei "Cingoli forestali di Schmid", di proprietà della FEM, era stato pensato allo scopo di determinare le principali fasce vegetazionali della provincia di Trento ed è stato realizzato nell’arco di circa 20 anni dall'inizio degli anni 70 fino all'inizio degli anni 90. Il progetto ha coinvolto circa 15 persone tra botanici, guardie e funzionari forestali, personale tecnico, geometri e periti agrari. Dal punto di vista operativo il progetto ha comportato l'identificazione di ca. 200.000 piante vascolari, erbacee, arboree ed arbustive appartenenti a circa 1.300 specie floristiche presenti a varie quote sul territorio provinciale. Una stima forfettaria della spesa sostenuta per il progetto è di a prezzi attuali, circa € 1.350.000.

Questo database rappresenta una base storica realmente unica e insostituibile per valutare eventuali cambiamenti vegetazionali avvenuti nell’arco degli ultimi 20-40 anni e per identificare gli effetti di eventuali cambiamenti climatici e per quantificare il peso degli impatti antropici sulle foreste trentine. I dati nella forma attuale non sono però utilizzabili per cui sarà necessario recuperare

la base dati esistente operando sulla struttura dati in modo da riportare in forma digitale gli ultimi dati ancora presenti su base cartacea, riunire e omogeneizzare le 16 raccolte in cui è suddiviso l'archivio e ripristinare e ammodernare l'architettura del database originale eliminando ogni eventuale ridondanza. Inoltre, dovranno essere georeferenziate tutte le carte tematiche ed i relativi 8.000 transect di rilievo al fine di rendere possibile ritornare sulle stesse aree campione ed eseguire rilievi comparativi. Tali dati, oltre che avere importanti finalità scientifiche utili a tutelare e proteggere rare specie vascolari presenti in lista rossa, possono rappresentare un importante riferimento storico per comparare attraverso le informazioni vegetazionali il cambiamento di uso del suolo.

 

Parole chiave: fasce vegetazionali, inventario floristico, cingoli forestali di Schmid, biodiversità, vegetale

 

Abstract: The vegetational database for the construction of the "Schmid's vegetation-belts", owned by the FEM, was designed to determine the main vegetation belts in Trento province and was built in about 20 years beginning 70's until the early 90's. The project involved about 15 people, including botanists, forest guards and officials, technical staff and land surveyors. The project results were the identification of ca. 200,000 vascular plants, grasses, trees and shrubs belonging to about 1,300 floral species present at various elevations in the province. An estimation of the whole cost of the project, at current prices, is about € 1,350,000.

This database represents an unique historical basis to assess any vegetational change occurred over the last 20-40 years and is useful to identify the effects of potential climate change and human impacts on the Trentino’s forests. The data in the present form, however, are not useful infact it would be necessary to recover the database operating on the existing data structure in order to bring in digital form the latest paper maps, combining and mixing the 16 libraries that comprise the archive and restore and organise the architecture of the original database, eliminating any redundancy. In addition, the maps and related 8,000 transects should be georeferenced with the important thematisms in order to make possible to come back on the same sample areas, and perform comparative measurements. These data, in addition to have important scientific value to help to preserve and protect rare vascular species present in the red list, may represent an important historical reference for comparing through vegetation cover the land use changes.

 

Key words: vegetational belts, floristic inventory, plant biodiversity

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4. Cattoi N, Piazza F (2011). Analisi di copertura vegetale passata con confronti multitemporali nel comune di Arco.

 

Riassunto: Si analizza l'evoluzione del territorio del comune di Arco su un periodo temporale che va dal 1860 al 2006. Verranno considerati gli usi del suolo in diversi periodi temporali, confrontandoli e valutando i cambiamenti che hanno determinato le eventuali trasformazioni, suddividendo l’analisi in quantitativa e qualitativa, vista la tipologia di dati a disposizione con caratteristiche diverse. L'analisi qualitativa è eseguita tramite foto storiche scattate nella zona del Basso Sarca confrontando i diversi usi del suolo.

Questo tipo di analisi, per la sua natura, non ha permesso di ricavare dati numerici, ma solo di effettuare dei confronti visivi tra i diversi periodi in cui sono state scattate le foto. Per quanto riguarda l’analisi quantitativa si è ricorso a ortofoto e mappe vettoriali riguardanti il territorio trentino. Dall’analisi ne è stato ricavato un indice di occupazione, il quale evidenzia molto bene la pressione esercitata dall’urbanizzazione sul territorio naturale.

 

Parole chiave: Arco, analisi multitemporale, urbanizzazione.

 

Abstract: It is analyzed the development of the municipality of Arco on a time period ranging from 1860 to 2006. Will be considered the land uses in different time periods, comparing and evaluating the changes that have led to any changes, dividing the quantitative and qualitative analysis, given the type of data available with different characteristics. The qualitative analysis is performed using historical photographs taken in the Basso Sarca comparing the different land uses.

This type of analysis, by its nature, is not allowed to obtain numerical data, but only to make visual comparisons between different periods in which the photos were taken. As for the quantitative analysis are being used to orthophotos and vector maps on the Trentino region. From the analysis it was originally an employment index, which shows very well the pressure of urbanization on the natural landscape.

 

Key words: Arco, multitemporal analysis, urbanization.

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5. Groff C (2011). Orso, lince e lupo: il punto della situazione in provincia di Trento e nelle alpi centrali.

 

Riassunto: L'articolo riassume lo status della popolazione di orso presente a settembre 2011 in Trentino e nelle regioni adiacenti, nonché le misure gestionali condotte. In particolare il monitoraggio, la gestione dei danni e la gestione delle emergenze. Viene inoltre fornito un breve aggiornamento sulla presenza in provincia di Trento del lupo e della lince; entrambe le specie sono presenti con singoli esemplari migrati spontaneamente dal settore centro/occidentale delle Alpi.

 

Parole chiave: orso, Trentino, gestione.

 

Abstract: The paper summarize the status of the brown bear population roaming in Trentino and in the bordering provinces, updated at september 2011. Management activities are also reported, with special regard to the monitoring, damages and emergencies management. The paper also provide a short update concerning the wolf and the lynx, both species occuring in the Trento province with single individuals, migrated from the central/western Alps.

 

Key words: bear, Trentino, management.

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6. Pontalti L (2011). La Trota fario Salmo trutta L. nella provincia di Trento: cenni storici e gestione ittica.

 

Riassunto: Importata secoli fa dal centro Europa ed acclimatata inizialmente nei ruscelli, in seguito all'alterazione degli ambienti fluviali la trota fario si è diffusa anche a valle. Per contenere le interferenze con la trota marmorata indigena nelle portate maggiori, è necessario limitare ai ruscelli i ripopolamenti con trota fario, utilizzando esclusivamente le forme ivi residenti.

 

Parole chiave: Trota fario, Trentino, Italia.

 

Abstract: Imported some centuries ago from central Europe and quickly acclimated in high mountain streams, the brown trout, Salmo trutta, has spread downstream following rivers' physical alterations. In order to curtail interferences with the native marble trout, Salmo marmoratus, indigenous in larger streams, it’s necessary to limit brown trout restocking to the smaller high mountain streams, using resident forms only.

 

Key words: Brown trout, short account, Trentino, Italy.

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7. Gobbi M (2011). La fauna entomologica per lo studio e la gestione dei prati montani.

 

Riassunto: Obiettivo del presente articolo è quello di illustrare, sulla base della letteratura recente, l'importanza delle comunità di insetti nella valutazione dell'influenza delle pratiche di gestione dei prati montani sulla biodiversità.

Nello specifico viene mostrato come i prati sfalciati, quelli pascolati e quelli abbandonati del Trentino determinino differentemente la ricchezza di farfalle, cavallette e coleotteri carabidi. Il mantenimento di eterogeneità nelle pratiche gestionali concorre a mantenere alti valori di biodiversità. Si evidenzia infine la carenza di studi sul territorio trentino inerenti gli impollinatori dei prati sottolineando l’importanza economica che possiedono dovuta al ruolo che hanno nell’incrementare la qualità dei prati.

 

Parole chiave: prati, impollinatori, farfalle, cavallette, carabidi.

 

Abstract: Purpose of this article is to illustrate, on the basis of the recent literature, the importance of insect's communities in the evaluation of the agricultural management practices on biodiversity of mountain meadows.

Specifically it is shown as the lawns of mown, pastured and abandoned grasslands in the Trentino Province influences differently the richness of butterflies, grasshoppers and carabid beetles. The maintenance of different management practices helps to maintain high biodiversity values. Finally it is underlined the lack of local studies on pollinators, and it is underlined the economic importance to increase the quality of the grasslands.

 

Key words: grasslands, pollinators, butterflies, grasshoppers, carabids.

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