DENDRONATURA N.1 2010

 

1. Török O (2010). La politica ambientale dell’Ungheria: dalla transizione all’adesione all’Unione Europea.

 

Riassunto: Il presente studio riguarda lo sviluppo e i cambiamenti della politica ambientale in Ungheria dal cambio di regime fino all’adesione all’Unione europea (UE). Negli anni ’90 a causa della recessione economica e del cambio di regime politico l’industria pesante socialista, tanto nociva all’ambiente, venne ridotta. Nel frattempo il consumismo si è diffuso a danno dell’ambiente. Durante i negoziati di adesione all’UE le tematiche ambientali hanno avuto un ruolo importante, per cui l’Ungheria doveva, e deve tuttora, adottare una scala di misure nuove in armonia con le esigenze della Comunità. A partire dagli anni 2000 la coscienza ambientale ha iniziato a crescere, perciò la protezione dell’ambiente ha assunto un ruolo sempre più importante nelle politiche ungheresi. Nel presente lavoro viene mostrato che, anche se non tutti i fattori accennati hanno promosso il rafforzamento della politica ambientale, la protezione dell’ambiente ha guadagnato sempre più spazio in Ungheria negli ultimi 20 anni.

 

Parole chiave: Tutela dell’ambiente, Ungheria, politica ambientale

 

Abstract: This study deals with the development and changes of the Hungarian environmental policy from the change of regime until Hungary’s EU–accession. Mostly state–owned heavy industry causing serious damages to the environment shrunk during the nineties as a result of economic recession and regime change. In the meantime consumerism spread at the expense of the environment. Environmental issues played an important role in the country’s EU accession negotiations, therefore Hungary had to adopt a series of measures complying with EU standards. Environmental awareness has been growing since 2000, therefore environmental protection has played an increasing role in Hungarian politics. It is going to be demonstrated in the present study that environmental protection has gained more and more ground in Hungary during the last 20 years.

 

Key words: Environmental protection, Hungary, environmental politics

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2. Brun F, Mosso A (2010). Valutazioni economiche della redditività di colture legnose da biomassa e confronto con colture annuali

 

Riassunto: Il lavoro riguarda l’analisi economica di colture legnose per la produzione di energia rinnovabile, con particolare riferimento alle short rotation forestry di pioppo, salice e robinia. Partendo dalla definizione delle tecniche produttive adatte alla situazione piemontese,si sono studiati impianti intensivi biennali e quinquennali di pioppo, in condizioni di elevata fertilità e impianti quinquennali di robinia, in  contesti meno produttivi, con tecniche più estensive. Di questi si sono determinati i costi di produzione e i principali parametri reddituali. Tali risultati sono stati confrontati con quelli delle colture erbacee annuali concorrenti. I risultati economici delle SRF sono complessivamente deludenti, sia in termini assoluti sia nel confronto con le colture annuali. Considerando che una diffusione significativa delle SRF si è verificata solamente dove i premi erano più elevati, come in Lombardia, un possibile sviluppo delle SRF può avvenire solo seguendo tale strada. A livello di impresa la convenienza potrebbe inoltre aumentare qualora gli agricoltori riuscissero ad avanzare nella filiera, vendendo direttamente l’energia, infatti il sistema attuale di vendita in piedi della biomassa è il meno vantaggioso per il coltivatore.

 

Parole chiave: Valutazione economica, bioenergie, Piemonte

 

Abstract: The work deals with the economic analysis of energy wood crops, with emphasis on short rotation forestry of poplar, willow and black locust. After the definition of production techniques, suitable to Piedmont conditions, the paper analyzes intensive two and five–years stands of poplar, grown in high fertility soils and five–year plantations of black locust, grown in less productive environments, with more extensive techniques. Production costs and main income parameters are then calculated. These results have been compared with those of annual herbaceous crops. The economic performances of SRF are in general disappointing, both in absolute terms and in comparison with the annual crops. In Italy a significant spread of SRF has occurred only where public funding were higher, as in Lombardy. Therefore, a possible development of SRF is linked to public help. At firm level the profitability can be improved if farmers are able to move up in the value chain, selling energy directly, as the current sale system of standing biomass is the least profitable.

 

Key words: Economic assessment, bioenergy, Piedmont

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3. Zanella A, Tattoni C, Ciolli M (2010). Studio della variazione temporale della quantità e qualità del bestiame nel Parco di Paneveggio Pale di San Martino e influenza sui cambiamenti del paesaggio forestale.

 

Riassunto: In questo lavoro si sono indagate le variazioni della quantità e qualità di bestiame presente nelle malghe avvenute in un periodo che va dalla seconda metà del XIX secolo fino ai primi anni del XXI secolo nel territorio del Parco di Paneveggio–Pale di San Martino, mettendole in relazione con la variazione dell’estensione della superficie forestale e quella dei prati e dei pascoli. Dopo un lungo periodo di riduzione della superficie boscata, nella seconda metà del ‘900 inizia l’espansione della copertura forestale. Questa è correlata alla riduzione delle zone adibite al pascolo ed alla diminuzione e tipologia del carico di bestiame presente nelle malghe all’interno del parco che hanno portato ad un cambiamento nella tipologia di utilizzo delle aree aperte, ed ad un contemporaneo passaggio da una selvicoltura produttivistica ad una selvicoltura più sostenibile. La tipologia ed i numeri del bestiame attualmente presenti sul territorio del parco, costanti negli ultimi anni non paiono in grado di contrastare l’espansione del bosco.

 

Parole chiave: Pascolo, bosco, bestiame

 

Abstract: This work presents the changes in livestock farming occurred from the mid XIX century to present in the area of Paneveggio–Pale di San Martino Nature Park. The quantity and quality of grazing animals affected the extension of pastures, grassland and forest during the investigated period. The expansion of forest cover began from the 1950s, after a long period of intense timber harvesting for commercial purposes, the forestry began more sustainable. At the same time a change in occurred mountain farming: the number of total grazing animals decreased, due to the abandonment of some Malgas where mostly dairy cattle was kept, while the number of sheep and goats increased. This lead to a different use of open areas and many pastures have been re–invaded by the forest. The amount and type of livestock currently present in the study area, that can be considered stable over the last years, are not able to stop the forest expansion.

 

Key words: Pasture and forest cover change, livestock

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4. Colletti L (2010). Il progetto Pawsmed sulla pedagogia forestale

 

Riassunto: PAWSMED è un progetto della durata prevista di due anni che viene co–finanziato dall’Unione Europea nel quadro del programma di formazione “Leonardo da Vinci”. Con esso si intende adattare ed estendere ai Paesi sud–europei un concetto di pedagogia forestale già messo a punto per le foreste dell’Europa del centro–nord tramite il precedente progetto PAWS. Nella sua realizzazione sono coinvolti undici partners provenienti da otto Paesi di cui sei mediterranei e da varie organizzazioni internazionali: in esso l’Italia viene rappresentata dal Corpo Forestale dello Stato (CFS) in virtù delle attività di didattica forestale ed ambientale portate avanti da decenni. I lavori per l’adattamento e la traduzione dei materiali PAWS sono pressoché conclusi e verranno seguiti dalla diffusione ed uso del metodo in campo. Il progetto si concluderà con una conferenza internazionale che il CFS organizzerà nell’autunno del 2011, dichiarato dall’ONU “Anno Internazionale delle Foreste” (IYF).

 

Parole chiave: Educazione ambientale, gestione forestale sostenibile, pedagogia forestale

 

Abstract: PAWSMED is a project co–financed by the EU in the framework of the longlife learning programme “Leonardo da Vinci” foreseen to last two years. Its main aim is the adaptation and spread into the Southern European countries of a forest pedagogic concept already defined for the forests of Central and Northern Europe by the previous PAWS project. In its implementation 11 partners coming from eight countries, out of which 6 Mediterranean, and interntional organizations are involved: Italy is represented by the Italian State Forest Service (CFS) because its decades of experience in forest and environmental education. The adaptation and translation activities of the basic documents are almost concluded and will be
followed by the spread and use in the field of the method. The project will be closed by an international conference organised by the CFS during the autumn 2011, declared by the UN “International Year of the Forests” (IYF).

 

Key words: Environmental education, sustainable forest managment, forest pedagogics

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5. Carella R (2010). Una stazione di cerro–sughera (Quercus crenata Lam.) in provincia di Bari.

 

Riassunto: Un maestoso esemplare di Quercus crenata, specie controversa dal punto di visto tassonomico e sporadica in tutto il suo areale di distribuzione, è stato ritrovato in Provincia di Bari. Il cerro–sughera in esame si osserva sui primi gradini della Bassa Murgia Barese ai margini della grande aree urbana del capoluogo pugliese, sul fondo di Lama Lamasinata, uno dei numerosi solchi erosivi che attraversano la Conca di Bari. L’ecologia della stazione mostra come l’esemplare di Quercus crenata si rileva in un’area in cui l’influenza del vicino Adriatico è molto forte, caratterizzata da una scarsissima presenza di vegetazione spontanea, rappresentata più che altro da piccoli lembi di macchie sclerofille termofile. Nell’area di osservazione e nell’area vasta non si rileva la presenza di Quercus cerris e Quercus suber, le due presunte specie parentali. Questo ritrovamento di Quercus crenata, oltre a sottolineare ancora una volta la straordinaria presenza di specie quercine spontanee in Puglia, rimarca il carattere mediterraneo del cerro–sughera e sembra non confermare la grande affinità ecologica della specie con Quercus cerris, osservata da autori che hanno di recente studiato la specie nell’Italia settentrionale.

 

Parole chiave: Cerro-sughera, Bassa Murgia Barese, Lama Lamasinata, macchie sclerofille, ecologia

 

Abstract: A huge exemplar of Quercus crenata species with a controversial taxonomic status and rare in its area of natural distribution has been found in the Province of Bari. The Lucombe oak has been observed on the lowest steps of the Low Murgia Plateau on the border with the great urban area of Bari, in the bed of Lama Lamasinata, one of several erosion streams that flow in the Bari Basin. The ecology of the stand shows how Lucombe oak is observed in an area where the Adriatic Sea has a strong influence and with a great lack of spontaneous vegetation, represented by termophilous sclerophiyllous schrubs. In the considered area Quercus cerris and Quercus suber the supposed parent species don’t occur. This observation of Quercus crenata shows the extraordinary presence of spontaneous oaks in the Puglia Region and the mediterranean character of the Lucombe oak, not confirming a great ecological affinity with Turkey oak as observed by the authors who recently studied the species in the Northern Italy.

 

Key words: Cerro-sughera, Bassa Murgia Barese, Lama Lamasinata, macchie sclerofille, ecology

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6. Pontalti L (2010). Ripopolamenti ittici con trota marmorata Salmo [trutta] marmoratus (Cuv.) nelle acque della provincia di Trento

 

Riassunto: Le popolazioni di trota marmorata, specie originaria dell’antico bacino del fiume Po, hanno subito una drastica riduzione numerica in seguito allo sfruttamento idroelettrico dei corsi d’acqua, all’artificializzazione degli alvei e all’ibridazione della marmorata con la trota fario immessa dai pescatori sportivi. Al fine di ridurre le possibilità d’incrocio della trota marmorata con la fario e con l’ibrido marmorata per fario, i ceppi selvatici dei principali corsi d’acqua del Trentino sono separatamente riprodotti in 16 impianti ittiogenici, secondo uno specifico Protocollo.

 

Parole chiave: Trota marmorata, ripopolamento, Trentino, Italia

 

Abstract: Marble trout Salmo [trutta] marmoratus (Cuv.) populations originating in the natural Po basin, are suffering the consequences of hydroelectric exploitation of rivers, canalization of river–beds and hybridization with introduced brown trout Salmo [trutta] trutta L.. In order to reduce interbreeding with hybrids and brown trout, native strains of marble trout from the main streams of Trentino are singly reproduced in 16 local fish farms for restocking, in accordance with a special Protocol.

 

Key words: Marble trout, restocking, Trentino, Italy

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